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Approfondimento: Il rischio sismico nelle regioni italiane

umbriastorica

25 Mag Approfondimento: Il rischio sismico nelle regioni italiane

Il rischio sismico nelle regioni italiane

In questa pagina sono disponibili le schede informative “Speciale REGIONE” sul rischio sismico di alcune Regioni italiane, un’appendice regionale al volume “Terremoti come e perché” realizzato dal progetto EDURISK (www.edurisk.it).
Le schede contengono informazioni sulla sismicità storica e recente, sulla storia della classificazione sismica, sulla pericolosità e sul rischio sia a scala nazionale che regionale. Le schede sono corredate da materiale iconografico, mappe, grafici e tabelle, e da informazioni essenziali sulle reti di monitoraggio sismico e sul Servizio Nazionale di Protezione Civile.

Ciascuna scheda informativa è divisa in varie sezioni: la doppia facciata di apertura racconta un terremoto storico di riferimento per il territorio regionale (in qualche caso più terremoti combinati insieme). L’impatto di questo terremoto viene illustrato attraverso mappe, foto, immagini d’epoca, frammenti di cronaca e documenti storici. Inoltre vengono visualizzati i grafici delle storie sismiche delle località più significative.
Le successive quattro facciate illustrano sismicità storica e recente, pericolosità, zone sismiche e stime di rischio.
La sezione  “sismicità storica e recente” fornisce una descrizione dei forti terremoti del passato che hanno interessato il territorio regionale e  la sismicità degli ultimi 30 anni registrata dalla Rete Sismica Nazionale. Nella sezione ” pericolosità sismica” è descritta la mappa di pericolosità sismica nazionale che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia, con un approfondimento sulle caratteristiche della pericolosità sismica regionale.
La sezione “zone sismiche” descrive il significato che ha assunto, dal 2008 in poi, la suddivisione in zone sismiche, in relazione alla storia della classificazione sismica. Nella sezione “rischio sismico” si forniscono gli elementi concettuali essenziali che lo definiscono, oltre a segnalare la campagna “Io non rischio”, iniziativa propriamente dedicata alla riduzione del rischio.
La scheda si chiude con alcune informazioni sull’organizzazione del Servizio Nazionale di Protezione Civile, sul sistema di monitoraggio sismico dell’INGV, e con i riferimenti essenziali alle strutture in ambito nazionale e regionale.

Le prime 10 schede sono disponibili  (in formato PDF) e scaricabili cliccando sulla copertina della scheda.

FONTE: www.terremoti.ingv.it

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