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Ricostruzione opere pubbliche, si parte.

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12 Set Ricostruzione opere pubbliche, si parte.

Centro Italia: al via il piano di ricostruzione delle opere pubbliche delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche ed Umbria interessati dagli eventi sismici dello scorso anno

Anche i professionisti esterni, da oggi, possono partecipare alla realizzione dei progetti esecutivi da presentare al commissario straordinario Paola De Micheli (succeduta di recente a Vasco Errani, firmatario delle ordinanza) entro il prossimo 7 gennaio 2018 in relazione alla ricostruzione delle opere pubbliche nei territori terremotati (Lazio, Abruzzo, Marche e Umbria).

Lo prevedono le ordinanze n.37 e 38 dell’8 settembre 2017, che in totale prevedono lo stanziamento di 379 milioni di euro per la riparazione e il ripristino di opere pubbliche (209 milioni), beni culturali e luoghi di culto.

Con l’entrata in vigore, si mette in moto il cronoprogramma e i relativi adempimenti da parte dei soggetti coinvolti, a partire appunto dalla redazione dei progetti.

Opere pubbliche
L’ordinanza n.37 individua l’elenco degli immobili pubblici (tra ospedali, scuole, palazzi comunali ecc) oggetto di interventi di adeguamento sismico, ristrutturazione e demolizione/ricostruzione. Si tratta, in totale, di più di 200 interventi per 208 milioni totali (129 milioni solo per la Regione Marche). Nella circolare si specifica che:

l’elaborazione dei progetti degli interventi inseriti nell’elenco potrà essere svolta dagli Uffici Speciali per la ricostruzione oppure tramite affidamento a professionisti esterni;
il conferimento degli incarichi dovrà avvenire, per gli importi inferiori alla soglia comunitaria, assicurando che l’individuazione degli operatori economici affidatari avvenga tramite procedure ispirate ai principi di rotazione nella selezione degli operatori da invitare, di trasparenza e di concorrenza;
l’importo massimo delle spese tecniche è determinato secondo i criteri e nei limiti previsti dall’Ordinanza 33/2017 che prevede che ogni progettista possa svolgere incarichi professionali per un importo massimo fino a 50 milioni di euro e possa assumere al massimo 15 incarichi professionali;
i progetti esecutivi relativi agli interventi andranno presentati al Commissario Straordinario entro il 7 gennaio 2018 (120 giorni dall’entrata in vigore dell’ordinanza) che provvederà a verificare la completezza del progetto, esprimendosi anche sulla sua congruità economica.

Beni culturali
L’ordinanza n.38 prevede che entro 120 giorni tutti i progetti esecutivi devono essere completati e inviati al commissario: il ruolo principale, per i beni culturali, lo svolge il Ministero dei Beni Culturali, che può redarre i progetti o anche affidarli all’esterno, attraverso trattative private o procedure di appalto.

Il discrimine dipende dal costo del servizio: per progettazioni fino a 209 mila euro si può procedere a trattativa privata invitando almeno cinque professionisti, oltre questo importo si va in gara in base al codice appalti. La Soprintendenza manterrà il ruolo di direzione dei lavori. Il progetto deve ricevere due ok, uno dalla conferenza permanente (organo collegiale presieduto dal commissario e dove rientrano anche ministeri, regioni, enti parco e comuni) e l’altro dal commissario per la ricostruzione sulla verifica della congruità del costo.

FONTE: www.ingenio.it

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